Nobiltà svelata. Sulle tracce del cardinal Bibbiena, “mostra” diffusa all’interno delle mura della città di Bibbiena, permetterà ai visitatori di scoprire numerose dimore gentilizie finora mai aperte al pubblico.

Si tratta di un’occasione irripetibile per scoprire e conoscere un patrimonio - d’arte, di storia e di intrighi familiari - rimasto per secoli nascosto, poiché custodito entro palazzi o dimore privati.

I visitatori, dunque, potranno visitare ambienti “segreti” e scoprire inediti tesori, immergendosi al tempo stesso nella storia e nella cultura della città di Bibbiena.

Il capoluogo casentinese rappresenta infatti un caso unico nel panorama toscano, in quanto custodisce all’interno delle sue mura decine di palazzi nobiliari, i quali, grazie alla sensibilità dei proprietari e a fortunate vicende storiche, non sono mai stati divisi o frazionati: appaiono infatti ancora oggi nella loro veste originaria.

Il percorso di visita seguirà il filo rosso degli illustri cittadini bibbienesi, celebrando in particolar modo Bernardo Dovizi a cinquecento anni dalla sua morte, e facendo della sua dimora (oggi proprietà della famiglia Massella Ducci Teri), il fulcro dell’intera iniziativa. Bernardo Dovizi, meglio noto come il Cardinal Bibbiena in omaggio al suo luogo d’origine, fu uno degli uomini più potenti del suo secolo: da sempre legato alla corte medicea, il Bibbiena fu segretario di papa Leone X, grazie al quale fu investito della porpora cardinalizia nel 1513. Il papa gli affidò la corrispondenza papale e delicate missioni diplomatiche: di ritorno proprio da una di queste, nel 1520, morì, forse avvelenato.