La Mediterranea, a distanza di venti anni dall’ultima mostra, dedica dal 6 novembre 2020 una retrospettiva su Crisconio. Luigi Crisconio nacque a Napoli il 25 agosto 1893 e sin da giovane fu chiaro che la sua vita non si sarebbe svolta dietro al bancone della cartoleria in Piazza della Borsa. La figura verso cui si sentì naturalmente attratto fu Michele Cammarano, titolare della cattedra di pittura e paesaggio (a suo modo anticonformista come lui). Di questo insegnamento potrà riconoscersi più di una traccia nel potente linguaggio figurativo della sua pittura. Pur presente alle Quadriennali di Roma (1931,1935,1939,1943) e a ben cinque Biennali di Venezia (1928,1930,1934,1940 e 1942 con una sala con quindici opere) Crisconio è rimasto sempre un pittore a suo modo “illegale” (P. Ricci) insensibile sia al conformismo imperante nell’arte degli anni 30 così come all’edonismo posillipino e al gusto di tardi morelliani ancora commercialmente in voga dalle nostre parti nel primo novecento. Crisconio ha pagato più di altri artisti la libera scelta di esprimere una sensibilità nuova rispetto alla tradizione del realismo ottocentesco (tanto apprezzato dalla borghesia) senza per questo sposare le “avanguardie” con le loro opzioni ideologiche ed estetiche. La rassegna comprende 26 opere dell’artista che vanno dagli anni ‘20 al ‘43.

06.11.2020

15.12.20

11.00 19.30

Domenica chiusa

www.mediterranea-arte.com

lamediterraneaarte@virgilio.it