LA CHIATTA DI GAI / UNA STORIA DI ARAGOSTE E CEMENTO
Prima di diventare una “gaiazza”, la chiatta di Gai era un’aragostiera, ossia un’imbarcazione adibita alla conservazione delle aragoste, mantenute in vita nelle vasche appositamente ricavate nella sua stiva.
È l’ultima testimonianza di un mondo della pesca ormai superato: lo scafo è stato realizzato in cemento armato, un sistema costruttivo oggi accantonato nel mondo della nautica.
Il primo numero della nuova serie dei Quaderni di archeologia
industriale di InGE, curato da Guido Rosato e Giovanni Panella,
racconta questa storia con lo scopo di preservare la memoria del
lavoro e delle tecniche.
a cura di: InGE / Percorsi di Cultura e Turismo Industriale a Genova
NOTE
- Luogo e orario dell'appuntamento: i partecipanti che hanno prenotato dovranno presentarsi muniti di biglietto davanti a Palazzo San Giorgio domenica 11 ottobre alle ore 9:45
ATTENZIONE / Misure per il contenimento della diffusine del Covid-19
- Per garantire la sicurezza di tutti gli spettatori l’ingresso sarà consentito solo previa esibizione del biglietto, strettamente nominativo, e del documento di identità indicato al momento della prenotazione.
- Non sarà consentito l’accesso in caso di temperatura corporea superiore a 37,5°.
- Per tutti gli spettatori vige l’obbligo di utilizzo della mascherina, non sarà ammesso l’accesso alle persone sprovviste.
- All’ingresso gli spettatori dovranno provvedere all’igienizzazione delle mani tramite gel igienizzante messo a disposizione dallo staff ZPGE.
- Durante l'evento gli spettatori dovranno disporsi secondo le indicazioni dello staff e mantenere una distanza interpersonale di almeno 1 metro gli uni dagli altri.
Grazie per la collaborazione!
Lo Staff Zones Portuaires / Genova
Zones Portuaires è un progetto interdisciplinare dedicato alle Città di Porto, che promuove l’incontro e lo scambio tra il mondo al di là delle cinte doganali e lo spazio urbano.
Nato a Marsiglia nel 2008, dal 2015 Zones Portuaires si tiene come Festival anche a Saint-Nazaire, sull’Atlantico, ed è approdato a Genova con l’obiettivo di contribuire al confronto interdisciplinare tra Porto e Città, al fine di rafforzare la reciproca conoscenza, attraverso l’apertura straordinaria al pubblico di luoghi normalmente inaccessibili.
Negli anni il Festival si è evoluto in un progetto ampio e costante, configurandosi come un dispositivo che attiva percorsi di ricerca e azione culturale, attraverso un approccio che include la partecipazione attiva delle comunità portuali in tutte le sue fasi.
La contaminazione tra diversi linguaggi artistici e multidisciplinari stimola l’interesse di un vasto pubblico, che include cittadini e visitatori di ogni età e provenienza, e innesca nuove dinamiche di interazione tra enti pubblici e privati.
L’identità portuale è svelata e valorizzata attraverso esplorazioni, navigazioni, azioni artistiche ‘site-specific’, incontri, esposizioni, performance, negli spazi pubblici e interstiziali tra città e porto.
A Genova il progetto è curato dall’Associazione U-BOOT Lab e promosso da Incontri in Città (DAFiSt – UniGE).
LA CHIATTA DI GAI / UNA STORIA DI ARAGOSTE E CEMENTO
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