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BEATRICE SCHIROS in “STUPIDA SHOW!

l'evento è terminato

BEATRICE SCHIROS in “STUPIDA SHOW!

Da EUR 15,00

Luogo

Data

Ago 06 2022 21:30 - 23:30

Descrizione

SABATO 6 AGOSTO – TEATRO CASTAGNOLI | SCANSANO
BEATRICE SCHIROS in “Stupida Show”
ultima produzione CARROZZERIA ORFEO

>> genere: monologo di stand up comedy

STUPIDA SHOW! (Capitolo 1 – Cattivi pensieri)
Drammaturgia Gabriele Di Luca
Con Beatrice Schiros
Regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti
Uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo
coprodotto da La Corte Ospitale, Accademia Perduta – Romagna Teatri, Fondazione Campania dei Festival

Stupida Show!


Carrozzeria Orfeo ha vinto molti premi, ha all’attivo collaborazioni internazionali e il primo film Thanks! (programmato per più di un anno sulla piattaforma Netflix)

Stupida Show! (Capitolo 1 – Cattivi Pensieri). Un monologo di stand up comedy scritto da Gabriele Di Luca che vedrà come protagonista assoluta l’attrice Beatrice Schiros, una delle artiste più acclamate e stimate del teatro italiano, vincitrice, tra i diversi riconoscimenti, del prestigioso premio Le Maschere del Teatro Italiano 2019 come migliore attrice italiana non protagonista. Dotata di una comicità imprevedibile e irriverente e di un’autoironia senza pari, Beatrice Schiros rappresenta oggi in Italia, anche per le generazioni di giovani attrici che spesso a lei si ispirano, il prototipo della donna determinata e senza peli sulla lingua, dell’artista che si è fatta da sola e che da sempre è in grado di mettere all’angolo anche gli uomini più tenaci…

L’intero progetto “Stupida Show!” (Capitolo 1 – Cattivi Pensieri) si costruisce intorno a una domanda fondamentale: quali temi hanno il compito di indagare la comicità oggi? E quali sono gli aspetti più scomodi del nostro presente che vale davvero la pena raccontare, in grado di offrire una nuova e diversa chiave di lettura sulla realtà. In un periodo di generale smarrimento e incertezza come quello in cui viviamo, in un tempo pieno di retorica, slogan, proclami populisti, ipocrisia, divisioni sociali, disonestà intellettuale e finzione, dove l’indagine di alcune tematiche e l’uso di un linguaggio senza filtri vengono condannati da una certa opinione pubblica perbenista, sembra davvero di vivere in un Truman Show: vengono censurate le parolacce o i cattivi pensieri in tv, quasi a proteggere la sensibilità dei cittadini, ma, al tempo stesso, vengono esposti in prima serata corpi femminili semi nudi dati in pasto a un pubblico maschile di massa. Viene condannata un’analisi onesta, seppur spesso cinica della società, ma viene esposto e strumentalizzato commercialmente il dolore. Tutto ciò ci porta a chiederci: cos’è la vera volgarità? In questo contesto, crediamo, quindi, che proprio una comicità dissacrante che voglia gettare luce sulla realtà e abbattere il muro della retorica, possa dare il suo contributo nell’indagare l’uomo e la società contemporanea, offrendoci la possibilità di metterci in discussione senza preconcetti e finti perbenismi. “Stupida Show”, è uno spettacolo per cuori coraggiosi: politica, potere, differenze di genere, violenza, maternità, sessualità, razzismo, egoismo, pornografia, famiglia, individualismo, tensioni sociali… sono solo alcuni dei temi che si intendono affrontare in questo nuovo progetto dove il sottotitolo, “Cattivi Pensieri”, chiarisce meglio di qualunque altra cosa il grande intento dello show: accompagnarci nell’inconfessabile, nell’indicibile, nei nostri piccoli inferni personali per dare voce a tutta quella follia e a quelle frustrazioni che ci abitano, ma non abbiamo mai avuto il coraggio di confessare a nessuno. Il tutto raccontato attraverso lo sguardo di una cinquantenne sola e da sempre in guerra con la vita e il suo prossimo, alle prese oggi con il proprio corpo in declino, un’affettività sempre più traballante e sogni irrealizzabili. Una donna, però, in grado di trasformare le sue ferite e i fallimenti in comicità travolgente dove il destinatario del suo dialettico atto terroristico sarà il suo primo avversario naturale, l’amore. In Stupida Show, quindi, Beatrice Schiros non incarnerà certo il ruolo della tenera eroina, vittima di un mondo crudele, non sarà la donna da compatire, ma da temere. Si porrà a noi come l’antieroe per eccellenza svelandoci i vizi, i lati oscuri e la follia di chi nella vita ha sempre inciampato malamente, di chi è stufa di sopportare e ha voglia di dircene quattro.

* spettacolo vietato al pubblico inferiore ai 14 anni

SILVIA CALDERONI in “You were nothing but wind”
ultima produzione MOTUS

>> genere: performing arts solo, teatro di ricerca

ideazione e regia Daniela Nicolò, Enrico Casagrande e Silvia Calderoni

con Silvia Calderoni ambienti sonori Demetrio Cecchitelli – suono Enrico Casagrande
luce Daniela Nicolò – props e sculture sceniche _vvxxii
una produzione Motus
con il sostegno di MiC, Regione Emilia-Romagna


Motus è una provocatoria e dinamica compagnia di teatro indipendente, dal 1991 in costante movimento tra Paesi, momenti storici e discipline. I fondatori Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, animati dalla necessità di confrontarsi con temi, conflitti e ferite dell’attualità, hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui tre premi UBU e altri prestigiosi premi. Il gruppo, esploso negli anni Novanta con spettacoli di grande impatto emotivo e fisico, ha saputo e sa prevedere e raccontare alcune tra le più aspre contraddizioni del presente. Portano i loro spettacoli nel mondo: da Under the Radar (NYC) a TransAmériques e PuSh Festival (Canada), da Santiago a Mil (Cile) al Fiba Festival (Buenos Aires), da Adelaide Festival (Australia) a MITsp (Brasile), da Taipei Arts Festival (Taiwan) a Hong Kong International Black Box Festival, oltre che in tutta Europa.

Dopo la lunga ricerca per la costruzione di Tutto Brucia, spostiamo il fuoco sulla figura di Ecuba,
con un gesto scenico performativo che si allontana dalla teatralità originaria del progetto.
Silvia Calderoni incarna questa donna agguerrita, ne traduce la disperazione e la furia.
Qui, attraversando anche l’Ecuba di Euripide – dove Polimestore le predice che si trasformerà in una “cagna nera con gli occhi di fuoco” – entreremo negli scenari post umani di “un mondo a venire” dove echeggiano soprattutto i latrati di Ecuba,
“che sono in realtà prove di un’altra lingua, la «lingua minore» di cui parlano Deleuze e Guattari nel loro libro su Kafka, cioè di una lingua che viene dopo il potere e la violenza, una lingua che non dice più al mondo come deve essere, ma che accompagna il mondo che c’è,lo segue e lo solleva (…) è la lingua misteriosa che parlerà l’umanità dopo che tutto è bruciato. Una lingua terra terra, né umana ma nemmeno non umana, polverosa e umile. Ora c’è solo la cenere, e i corpi. Ma il terreno è sgombro. Qualcosa può cominciare.”

(Felice Cimatti, dalla recensione di Tutto Brucia)

* spettacolo sconsigliato al pubblico inferiore ai 12 anni


Organizzatore

Oggi il Festival è in grado di dare vita a nuove forme, operando una vera incursione nei luoghi, che diventano teatro all’aperto, spazi visionari, all’interno dei quali il pubblico incontra suggestioni e contaminazioni tra danza, musica, performance teatrali e nouveau cirque. Teatro nel bicchiere viene “dal basso”, la pulsione prende vita dal desiderio di dare luce a un territorio ricco di potenzialità inespresse, ricco di bellezze naturali e storiche, eccellenze enoiche, mancante però di stimoli culturali. Da qui prende piede la nostra visione, affiancare alla radicata cultura enologica quello che mancava. Il borgo, vestito a festa da installazioni di nastri colorati, diventa luogo magico dove teatro, musica, danza e performance si snodano tra un calice di Morellino e un incontro. Coinvolgiamo le persone, le guidiamo e inspiriamo, sapendo parlare a un pubblico trasversale, che negli anni, dopo il teatro, ha scoperto il cabaret, la danza, e ha apprezzato proposte di musica di ricerca. Nel contesto del paese trasformato le forme di spettacolo si armonizzano e si integrano. Così nasce Teatro nel Bicchiere, un’esperienza da provare.  

Teatro nel Bicchiere Festival giunge quest’anno al traguardo della X edizione, si colloca tra i festival più significativi, votato alla contaminazione dei generi e all’esplorazione di nuovi linguaggi. Prende vita dalla visione di dare respiro e luce  a una terra, la nostra Maremma, così stupefacente da meritare l’impegno e la perseveranza di un lavoro lungo dieci anni. Per favorire il turismo culturale offrendo la possibilità di assistere a spettacoli e performance d’eccellenza.

Dal 2012 al 2020 nove edizioni di Teatro nel Bicchiere Festival, in borghi, parchi archeologici, luoghi storici della zona, antichi conventi, spiagge, cantine medievali, giardini segreti e teatri, in collaborazione con i Comuni di Scansano, Orbetello e Grosseto. Ha curato la direzione artistica di “Gustatus il senso del gusto” ad Orbetello per tre edizioni, riqualificando la manifestazione, con l’introduzione di spettacoli multidisciplinari rilevanti ed esposizioni di nuove leve dell’arte figurativa. Con il Comune di Orbetello abbiamo anche realizzato tre edizioni di festival congiunto. Negli anni l'Associazione viene chiamata a creare eventi site-specific in aziende vitivinicole di rilevanza della DOCG.

Teatro nel Bicchiere opera nel cosiddetto “Far West della Toscana” la Maremma, con un piglio da festival metropolitano, svolge la funzione di aggiornamento della scena nazionale, e da vetrina di nuove proposte emergenti. I risultati sono stati evidenti da subito, con una grande affluenza di pubblico, trasversale nell’età e variegato nella provenienza. L’offerta culturale spazia dagli spettacoli interattivi, a quelli per bambini, a quelli per gli “addetti ai lavori”. I destinatari sono il bacino d’utenza provinciale e i turisti. Gli spettatori saranno invitati a partecipare attivamente, in un approccio curioso verso l’ambiente conosciuto, che nel tempo straordinario della festa, acquisisce nuovi significati. Proponiamo esperienze di interazione, al fine di sviluppare un senso di appartenenza. 

Luogo dell'evento

Teatro Castagnoli Teatro Castagnoli, Via XX Settembre, 58054 Scansano

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