Mi chiamo Tommaso Gioia, sono nato in un piccolo paese del sud Italia a pochi chilometri dalla costa adriatica, e anche se non ho mai navigato in mare aperto, forse è quello che cerco costantemente di fare. Un mare sconfinato, fatto di persone, orizzonti, paesaggi e storie. Nella mia vita ho fatto i lavori più disparati, ma curiosamente non mi sono mai identificato in nessun ruolo professionale. Credo che ogni essere umano sia immensamente più importante di qualsiasi titolo che la società ci assegna. Ho viaggiato molto in giro il mondo, visitando finora 46 paesi in 5 continenti. Il viaggio ha sempre rappresentato per me l'esperienza più intensa della vita, uno straordinario acceleratore di emozioni, meraviglie, apprendimento, discernimento, auto conoscenza interiore, che alla fine genera un cambiamento o almeno la premessa di un cambiamento. Proprio in riferimento a queste tematiche ho appena pubblicato il mio primo libro dal titolo “Su una buona Onda - Il giro del mondo tra analogico e digitale”, in cui racconto la mia evoluzione come persona attraverso i viaggi più significativi della mia vita. Ho sempre cercato di esprimermi attraverso diverse forme artistiche: fotografia, scrittura e musica. La fotografia, tuttavia, è sicuramente il mio primo strumento di espressione con cui condividere la mia personale visione, ma soprattutto un mezzo per connettermi con il mondo, attraverso anche lo sviluppo di tematiche sociali.